Vorrei raccontare la mia opinione sulla guerra in Palestina. Si tratta dell’ opinione personale di un fiorentino, medico, di 75 anni, che mi sembra non trovare molto riscontro nella maggior parte dei commenti che si fanno su quella guerra e su quella terra martoriata. Il fatto che ho 75 anni non è privo di significato, sono nato nello stesso mese in cui Israele si è auto-dichiarata stato indipendente, e in cui è esplosa così la conflittualità israelo-palestinese.
Il mio approccio cercherà di essere storico; quindi non sono interessato a capire chi ha ragione o torto, chi sta tra i buoni e chi tra i cattivi, ma soltanto a raccontare come si è arrivati al 7 ottobre e alla guerra in Palestina
La storia è, come tutti sappiamo, memoria (soggettiva, oggettiva) dei fatti. Fatti che sono avvenuti, in passato, non solo per delle cause, ma anche per degli scopi, sullo svilupparsi di tendenze e motivazioni, per raggiungere obbiettivi di civiltà o di potere. Insomma, i fatti della storia sono nel passato ma hanno un futuro, e quel futuro siamo noi.
Possiamo raccontare in una prospettiva storica (cioè di come il passato costruisce il proprio futuro) i protagonisti attuali delle guerra in Palestina?