Giugno 1940 – Dal Libro di storia
La Francia partecipa agli accordi di Monaco firmati nel 1938 tra Italia, Francia, Germania e Regno Unito) con i quali concede l’ annessione di parte della Cecoslovacchia alla Germania. Questo cedimento è condizionato non soltanto dall’ atteggiamento antibellicista della Gran Bretagna, ma da una precisa strategia tendente ad evitare lo scontro militare nella consapevolezza della debolezza del proprio esercito. Il trattato di Monaco viene approvato a larghissima maggioranza dal parlamento e spinge addirittura il governo a firmare con la Germania un patto di non aggressione, immediatamente invalidato dal dittatore tedesco, che occupa militarmente l’ intera Cecoslovacchia. la Francia e la Gran Bretagna si accordano allora nel sostenere la Polonia contro ulteriori rivendicazioni tedesche.
Allo scoppio della Guerra, la strategia adottata dalla Francia è quella di difendere il territorio nazionale, facendo confluire le truppe sulla linea Maginot. le truppe tedesche aggirano la difesa attraverso il Belgio e riescono a prevalere, causando un alto numero di morti tra i Francesi; il 14 giugno occupano Parigi. Il capo del governo Paul Reynaud, intenzionato a proseguire la guerra, è costretto a rassegnare le dimissioni a favore del maresciallo Henri Petain, il quale è favorevole alla resa, con la motivazione di non abbandonare la popolazione in balia dell’ occupante; il maresciallo è anche preoccupato che una ribellione popolare possa avere esiti rivoluzionari. Il generale De Gaulle da Londra fa invece appello alla resistenza. L’ armistizio firmato con i tedeschi è molto duro; il territorio situato a nord della linea Ginevra -Dole-Bourges -Tours è direttamente occupato dalla Germania: il commercio è controllato dall’ occupante; l’ esercito deve essere disarmato, a esclusione di quanto è necessario al mantenimento dell’ ordine interno. La parte non occupata dai tedeschi rimane sotto il controllo del nuovo governo francese, insediatosi nella cittadina di Vichy; si tratta di un esecutivo fortemente orientato , che approva una nuova Costituzione sulla base di principi estremamente conservatori(lo slogan diffuso dal regime è Lavoro, Famiglia, Patria) e che assegna a Petain pieni poteri. Il governo collabora nell’ azione repressiva con gli occupanti tedeschi; annulla i permessi ai rifugiati tedeschi e spagnoli risalenti a prima della guerra, contribuisce a diffondere sentimenti antisemiti, giustificandoli con l’ impossibilità della convivenza di nazionalità diverse. Gli ebrei, privati della nazionalità francese, vengono consegnati ai tedeschi; nel 1942 lo stesso presidente del consiglio Laval curerà la consegna ai tedeschi di 13.000 ebrei stranieri. Nonostante i suoi tentativi di azione, il generale De Gaulle nei primi due anni di guerra ha difficoltà ad organizzare un movimento di resistenza…
Da L’ età moderna e contemporanea a cura di Umberto Eco, vol. 14 Il Novecento. Il secolo breve.